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DMB

DoraMeroniBag

Milano

 

UNA STORIA MOLTO ANTICA

 

Come per l’arte tessile in generale, anche il sistema di lavorazione all’uncinetto ha origini molto antiche. E’ quindi difficile avere riscontri storici precisi, tuttavia sono stati trovati esempi di questo genere di attività in epoche primitive in molte parti del mondo, in particolare in Europa, Africa ed Estremo Oriente, ma anche in America del Nord e del Sud.

Bastoncini a uncino con varie caratteristiche servivano a produrre, se molto sottili, tessuti delicatissimi come trine. Se al contrario aumentavano per spessore e dimensione originavano filati più spessi e resistenti. Nel XVI secolo prese piede in Italia un uncinetto dalle proporzioni particolarmente delicate, utilizzato dalle suore per realizzare addobbi e vestiti destinati all’attività religiosa.

 

L'UNCINETTO,  TRA ARTE E ARTIGIANATO

 

Gli uncinetti in uso attualmente non si discostano in modo significativo dai loro antenati. Si tratta di bastoncini generalmente metallici muniti a una estremità di un piccolo uncino che serve per ‘catturare’ il filo e guidarlo nella lavorazione del tessuto che si vuole realizzare.

La loro dimensione (e la dimensione dell’uncino) è in funzione del tipo di filo che deve essere lavorato. Ne discende quindi una numerazione che li classifica proprio in relazione al loro tipo di impiego. In genere la lunghezza del bastoncino è di circa 20 centimetri, ma in alcuni casi arriva a 30 centimentri.

I filati più in uso per i lavori all’uncinetto sono il cotone e la seta, ma in funzione del prodotto e del risultato che si vogliono ottenere si possono impiegare anche lana, rafia, canapa, juta, corda, lino, e altro ancora.


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